Vivere in barca, non solo per una vacanza, ma per trasformarla nella nostra casa? Per molti un sogno impossibile. Invece è Marta a raccontarci la sua avventura, per farci capire che si tratta di una scelta alla portata di tutti. La sua “Boat Sweet Boat” è una barca a vela: scopriamola insieme.
Vivere il mare è più semplice di quanto crediamo
Vivere in barca? Una scelta da ricchi. Un lusso che pochi possono permettersi. Questo è probabilmente il nostro primo pensiero ma la storia di Marta dimostra che si tratta solo di pregiudizi. Una ragazza, una studentessa in Medicina, un’appassionata di vela che decide di essere indipendente ma non andando a vivere nel classico appartamento condiviso con altri studenti, ma scegliendo come casa una barca a vela. Dalla terraferma al mare, un passo enorme, impossibile secondo alcuni. Una scelta azzardata? Una follia? Piuttosto un sogno che diventa realtà.
Vero è che Marta Magnano conosce il mare e le barche fin da piccola, fin da quando gareggiava in barca a vela e poi come istruttrice per i più piccoli. Tanto che la classica strada per arrivare a “permettersi” una barca tutta sua, fatta di laurea, lavoro stabile, un appartamento e poi, forse, la possibilità di realizzare un sogno, le sembrava davvero troppo lunga. E con Churingas, la sua “casa galleggiante”, è stato amore a prima vista, tanto da farle stravolgere questo percorso.
E dal 2019 Marta Magnano ci mostra, attraverso i suoi canali social, come è vivere il mare davvero da vicino, nei suoi aspetti più affascinanti ma anche nella vita di tutti i giorni a bordo di un’imbarcazione. Pulizie e manutenzione: in fondo, la realtà della vita a bordo non è molto diversa da quella di una normale casa. Ma la libertà che vivere su una barca può regalare non è comparabile a nessun’altra esperienza. E proprio questo è il messaggio più importante e innovativo di “Boat Sweet Boat”.
Boat Sweet Boat: il mare, di tutti e per tutti
La scelta di Marta è stata dettata dalla passione per il mare, ma è diventata il simbolo di una realtà importante: scegliere una barca per conquistare il mare è possibile per tutti. Non è necessario essere miliardari: è possibile acquistare una piccola imbarcazione usata al prezzo di un’utilitaria e il costo per mantenerla può essere anche inferiore a quello che si pagherebbe per un appartamento sulla terraferma. E anche scegliere di scoprire il mare con una vacanza in barca o con una crociera non è più appannaggio di pochi eletti: le imbarcazioni sono diventate sempre più accessibili. Nell’ottica di un turismo nautico che va oltre i clichè di lusso e stagionalità e si apre a una grande platea di viaggiatori. La filosofia di Marta e il suo modo di vivere il mare sono allineati con la mission di Letyourboat. Perché vogliamo rendere accessibile a chiunque la possibilità di vivere esperienze a bordo
Per questo Marta organizza crociere alla scoperta delle coste della sua amata Sardegna: perché vivere il mare a bordo di un’imbarcazione è molto diverso rispetto a viverlo in una classica vacanza “spiaggia-ombrellone”. La vita a bordo permette di “staccare” dai ritmi fin troppo affannosi della realtà quotidiana, lasciando invece dettare i tempi alla natura e al mare stesso. Più ancora che una vacanza, un’esperienza di viaggio destinata a lasciare il segno. Perché un viaggio non può essere solo il raggiungere una meta: vivere una vacanza in barca vuol dire entrare in una dimensione diversa e in grado di regalare emozioni uniche.
I bambini e il mare: crescere una nuova generazione di appassionati
E il messaggio di cui Marta vuole essere ambasciatrice è dedicato soprattutto ai bambini. Troppo spesso “chiusi” in un guscio fatto di scuola, impegni e device elettronici che impedisce di divertirsi e di giocare nella massima libertà. Proprio per questo Marta organizza diversi eventi per i più piccoli, dalle giornate a bordo ai campus-crociera, con lo scopo di far capire quanto bella e libera può essere una vacanza in barca. Perché è proprio dai più piccoli che bisogna partire per crescere una nuova generazione di appassionati del mare. Sono loro a essere più ricettivi, privi di schemi mentali errati, che portano a vedere il turismo nautico come un turismo d’elite. Per i bambini andare in vacanza in barca significa conoscere un mondo nuovo e vivere un’esperienza magica, come i marinai pronti a solcare i sette mari.
E una crociera privata o anche solo una giornata a bordo può essere l’occasione giusta per staccare i più piccoli da abitudini più adatte agli adulti, come quella di utilizzare sempre smartphone e tablet, facendo recuperare loro il contatto con la natura. E per scoprire anche che una vacanza in barca può essere non solo accessibile, ma anche rispettosa dell’ambiente che ci circonda. Perché il mare può essere la nostra casa, ma dobbiamo ricordarci sempre di trattarlo con rispetto.
Boat Sweet Boat: vivere il mare in libertà
Libertà e scoperta: bastano queste due parole a esprimere il rapporto di Marta con il mare. E il suo esempio sembra destinato a lasciare il segno: è lei stessa che ci racconta come molte persone le chiedano consiglio per l’acquisto di un’imbarcazione di seconda mano. E non per una semplice vacanza, ma proprio per provare l’esperienza di vivere a bordo. Una vita che Marta ci racconta ogni giorno, nell’attesa di realizzare il suo sogno più grande: il giro del mondo a bordo della sua Boat Sweet Boat.
Ed è proprio Marta a dirci che: “Ci vuole più coraggio a vivere a terra che ad andare per mare. In un mondo frenetico, caotico e consumista che ha rovesciato la scala di valori e dato più importanza alle cose, solo il mare e la natura in generale possono ridare valore alle cose più semplici, alle esperienze, ai rapporti umani e alle emozioni.”